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.art 01.09.03 Abstraction Now, algoritmi non figurativi. Aperta il 29 agosto alla Künstlerhaus di Vienna, Abstraction Now è una mostra di media art che comprende video, installazione e una rassegna online estremamente curata sulla web art astratta, in grado di mutare formule e codici in sequenze audiovisive non-figurative ed esteticamente molto interessanti. L'accento è stato posto, infatti, sulla specifica programmazione e conseguente generazione di artefatti che astraggono le forme e la loro intersezione in un movimento sincrono e fluido, con un'interattività minima dell'utente. Gli algortmi sono alla base di queste opere come i calcoli sullo spazio e sulle proporzioni lo erano nel costruttivismo, ma costruendo qui dimensioni che vivono solo dentro una memoria temporanea visualizzata dai pixel dello schermo. I progetti inclusi comprendono, le forme infinite e ottiche di Yugop, le linee che replicano in texture il tratto iniziale di Golan Levin, le animazioni a comando di cursore di InsertSilence, le animazioni geometrico-sonore di Peter Luining, così come quelle di Return, le escursioni nella palette dei colori di Jan Robert Leegte, la generazione finita di simboli di Norm, la tentacolare creatura fatta di linee di Manny Tan, gli spazi di colore generati di Julian Sanderson, le infinite linee architetturali di Glen Murphy, le strutture intessute da linee di Reas, il caos pseudo-ordinato di Dextro, il 3D di forme e luci di Meta, i malleabili campi di forze di Ed Burtonfdsfd, le fluide animazioni nero su bianco di James Tindall, [N:JA] e Juerg Lehni, gli incroci nodali di Marius Watz, i ricami astratti di Lia, le conversioni immagini / linee a tema di Mark Napier, le combinazioni in loop di Nullpointer e l'errore messo in scena da Jodi. |