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26.03.02 Gli americani che scaricano mp3 dalla rete, comprano più cd e consumano più musica.
Seconda uno studio della società di ricerche Ipsos-Reid, solo l'8% degli americani con più di dodici anni che ha scaricato musica da internet ha pagato per ottenerla. Inoltre l'84% dello stesso campione (circa i quattro/quinti) ha affermato che non pagherebbe musica scaricata dalla rete nemmeno se non esistessero più i presupposti tecnici per scambiarla gratuitamente. Insieme a questi risultati, però ce ne sono altri in controtendenza sull'acquisto di cd. L'81% degli intervistati ha infatti dichiarato che i loro acquisti di compact disc sono rimasti gli stessi o che sono aumentati da quando hanno cominciato a scaricare musica dalla rete. Inoltre sembra che il vecchio adagio 'l'appetito vien mangiando' possa essere efficacemente applicato a questo target di persone, il cui 84% usa internet non solo per scaricare file, ma anche per ascoltare anteprime in streaming, leggere i testi delle canzoni o le informazioni sui tour degli artisti preferiti e usare i motori di ricerca per trovare i siti delle band e come acquistare i loro cd. La metà di questi ha acquistato un compact basandosi solo sulle informazioni (testuali o sonore) trovate in rete. Curiosamente, poi, un terzo degli stessi intervistati ha cambiato il suo genere preferito da quando ha cominciato a scaricare musica e una percentuale poco minore ha anche cambiato di conseguenza le abitudini radiofoniche d'ascolto.