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27.11.01 Anima, video art digitale al femminile.
S'inaugura oggi alla Maison de la culture Plateau-Mont-Royal di Montreal (Canada) Anima, una rassegna di quattordici video digitali di altrettante artiste, particolarmente efficaci nell'innovare la poetica del video secondo prospettive spiccatamente femminili. Particolarmente interessanti: 'Blanc' di Myriam Bessette, che esplora l'effetto di saturazione nel processo comunicativo e nelle sue rappresentazioni nella transizione mediatica; '(...)' di Laëtitia Bourget, che tratta i fenomeni epidermici attraverso cui rileviamo un'attività del nostro corpo indipendente dalla nostra volontà; 'Frontiera' di Ellen Fellman, una sorta di dialogo e scontro continuo fra la forma del film e quella della musica con le relative sperimentazioni audio/visive; 'Sediment' di Jill Nussbaum, in cui forme cristalline creano un panorama magico che è allo stesso tempo naturale e di un altro mondo, 'Timing' di Sharon Paz, che entro il piano fisso di un'interno sovrappone le sequenze dei personaggi che entrano ed escono dal frame in maniera sincrona ed asincrona; 'Sarkany (Dragon)' di Anita Sarosi (nell'immagine), un film che usa tecniche sperimentali per rappresentare un drago attraverso oscillazioni elettriche; 'btd x' di Claudia Westermann, una composizione basata sul concetto di modello, che lavora con la superficie e lo spazio, giocando con la percenzione della realtà attraverso nuove prospettive di modelli fisici e complessità.