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.art 26.06.02 ArtBit collection, software art a Tokyo. E in corso fino all'11 agosto all'NTT Intercomunication Center di Tokyo ArtBit collection, una mostra di software art che esplora le possibilità dei linguaggi di programmazione, della rete che permette di scambiarsi tool per creare ed esibire lavori, degli ambienti linguistici per la computer music e dei software di visualizzazione del World Wide Web. Sette sono le categorie individuate per discernere fra le varie applicazioni, fra cui sono incluse anche quelle commerciali. La prima è 'Visual Programming Environment', in cui sono stati selezionati ambienti di programmazione visuali come 'ToonTalk' e '3D-Visulan', mentre in 'Media Programming Environments' si trovano programmi in grado di far manipolare all'utente vari media in tempo reale, come i celebri 'MAX/MSP' per i midi-live e 'Nato', realizzato dal fantomatico gruppo che si nasconde dietro la sigla Netochka Nezvanova. L'unico communityware, ossia software che faciliti l'interazione fra utenti è 'Linker', e tre sono invece i 'Virtual Environment' prescelti: 'Sodaplay', 'Rogue' e 'Rog-O-Matic'. Per gli specifici del web c'è la sezione 'Web Browser Historical View and Alternatives' con browser storici e dimenticati, quali 'Mosaic', 'Netscape', 'Amaya', 'I/O/D 4: The Web Stalker', 'BurroughsWeb' e 'ResourceHanger+'. La selezione infine che meglio descrive la struttura della rete è 'Behind the Network', con progetti che mostrano dati tipicamente poco presenti sugli schermi degli utenti, come 'tcpdump', 'WebHopper', 'Carnivore', 'Tokyo Local Webscape' e 'plaNet Former', mentre i lavori che più si avvicinano all'arte tout cour sono certamente quelli inclusi nell'ultima categoria, quella intitolata 'NoiseWare-Deconstructing Desktop and Application', in cui il 'rumore' irrompe nell'usuale rassicurante metafora del desktop, attraverso classici della net art come 'OSS', 'SOD' e 'CO.JP browser' di Jodi, o le applicazioni 'Auto-Illustrator' e 'Autoshop' di Adrian Ward, oltre a 'TraceNoizer' dei LAN, 'DISCODER', 'FMS (FragMental Storm)', 'Living Web Browser' e 'Sand'. |