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07.10.02 Art for Networks, network non solo informatici.
Art for Networks è una mostra itinerante di net.art inglese che incrocia le interpretazioni del network telematico con quelle di altri network fisici e reali quali quelli dell'identità, della parentela, della socievolezza, dell'autorialità e della comunicazione. Non è nuova la chiave d'interpretazione di Internet come modello che ha applicato alla comunicazione telematica l'idea di network, già sviluppati in altri ambiti a livelli raffinatissimi. L'elenco delle opere comprende 'Platform' di Rachel Backer, una serie di interventi in sms sull'Eurostar da Londra a Parigi, che svelano una struttura narrativa e sociale, 'Courier' di Heath Bunting, un sistema di corrieri personali che si coordinano attraverso un sito web, sostituendo così il sistema postale, 'Braincell' del giapponese Ryosuke Cohen, uno storico progetto di mail art internazionale che produce ogni 8-10 giorni un foglio stampato con le opere dei partecipanti e le reinvia agli stessi con i rispettivi indirizzi postali, 'Free Radio Linux' dei Radioqualia (vedi), la mappa di artisti, istituzioni e infrastrutture che hanno interagito col gruppo Jodi, il software multiutente di Nina Pope e Karen Guthrie che permette ad una comunità virtuale di immaginare e descrivere un'isola virtuale indicando agli artisti come costruirne un modello in scala in una galleria, 'Talkaoke' di James Stevens che pone un tavolo rotondo con un microfono al centro con cui chiunque può improvvisare una performance, e Stephen Willats che usa i protocolli dei network informativi per assemblare un linguaggio formale atto a far comunicare gruppi dissimili di cittadini.