26.09.02 Attivisti californiani spediscono PC riciclati in Ecuador.
Alcuni membri dell'Independent Media Center di Oakland (California) stanno recuperando computer funzionanti a partire dagli scarti regalati all'Alameda County Computer Resource Center, assemblando le parti utili in modo da ridargli vita. Il loro scopo non è semplicemente ecologico, ma politico, in quanto per settimane i computer pazientemente 'restaurati' sono stati spediti in Ecuador dove si terrà il prossimo meeting della 'Free Trade Area of the Americas'. Lo scopo è quello di usare i pc per supportare la protesta in quei giorni. Ma l'IMC non è solo. Anche altri volontari hanno preso d'assalto un altro centro di riclaggio, il Free Geek di Portland e l'obiettivo finale è quello di essere riusciti a rendere disponibili 300 macchine Linux. Fra loro Evan Henshaw-Plath, titolare di protest.net, un sito utile per i calendari delle prossime dimostrazioni, che ha passato buona parte dello scorso anno in Sud America dando una mano a mettere su laboratori, network e siti web. Secondo lui le 300 macchine che oltre che nella capitale dell'Ecuador (Quito) raggiungeranno anche villaggi sperduti sono un mezzo non primario per la qualità della vita di quella popolazione, ma strategico per innescare opportuni cambiamenti sociali. A Quito è prevista anche la creazione di un wireless network e tutti i computer (per la maggior parte Pentium prima maniera con 1Gb di hd e 80 Mbyte di RAM, oltre a tutto il software Linux nella distribuzione Mandrake) saranno utilizzati per le comunicazioni, ossia posta elettronica e web. Se tutto andrà bene (per la donazione sono state coinvolte anche delle associazioni umanitarie che garantiscono la spedizione gratuita) i prossimi beneficiari saranno i contadini brasiliani e gli argentini fiaccati dal crollo dell'economia nazionale.