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Bikes Against Bush, Joshua Kinberg
25.06.04
Bikes Against Bush, graffiti programmati in bici.
Le forme di protesta nel territorio urbano trovano una preziosa sponda nelle tecnologie digitali applicate a dispositivi comuni, in quanto essere riescono ad amplificarne l'uso verso inedite forme di comunicazione. Dichiaratamente ispirato dal celebre GraffitiWriter assemblato dall'Institute for Applied Autonomy è un altro progetto, seguito come progetto di tesi da uno studente newyorchese che riporta l'originario dispositivo robotico ad un'accessibilità costruttiva molto più ampia. Bikes Against Bush, di Joshua Kinberg, infatti, è un progetto che interfaccia un powerbook titanium e un cellulare bluetooth ad una linea di spray montati sul restro di una bicicletta, capaci di emettere gesso bianco mentre la stessa bici è in corsa, producendo di conseguenza sulla superficie stradale la scritta originariamente impostata. La tecnica s'ispira a quella sfruttata dalle testine delle stampati a matrice d'impatto (dot matrix). Il risultato fruibile nel video dimostrativo dimostra l'efficacia del prototipo e il suo potenziale (peraltro ecologicamente poco invasivo, visto che utilizza gesso e non vernice) per l'obiettivo dell'autore, ossia la convention del partito Repubblicano del famigerato presidente George W. Bush. Attingendo ai vari schemi e alle informazioni contenute nel blog di Kinberg, è possibile ricostruire il progetto, o perfino migliorarlo, costruendo un'altro strumento della comunicazione, utile a provocare dubbi anche nella coscienza di chi cammina guardando per terra.