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.art 18.03.02 Il biohazard dei Critical Art Ensemble. L'ultima provocatoria operazione del gruppo dei Critical Art Ensemble è Genterra, una performance che cerca di far distinguere alle persone i legittimi timori degli organismi transgenici dall'isteria ingiustificata. La liberazione nell'aria di batteri del tipo 'e.coli' con un DNA transgenico, incluso un campione disponibile per i visitatori che possono portarlo a casa come souvenir ha però scatenato le paure dei responsabili dell'Università di Washington dove la performance dovrebbe tenersi il 5 aprile prossimo, che hanno proibito la diffusione dei campioni di batteri agli avventori con forti preoccupazioni che il comitato di biosicurezza valuta come 'potenzialmente capace di provocare infezioni', anche se il batterio in questione si trova nel nostro intestino e generalmente muore a contatto con l'aria. Steven Kurtz, uno dei membri del gruppo, ribadisce che è proprio l'incertezza del pubblico, non sufficientemente addentro alla materia a generare una situazione dai contorni 'drammatici', il che riflette il ruolo dell'artista di forzare la gente a confrontarsi, a volte, con gli aspetti meno piacevoli di ciò che è nuovo e poco familiare, non potendo essere definito attraverso le usuali categorie di ciò che è sicuro e di ciò che non lo è. Il tutto fa parte di Gene(sis), una mostra tematizzata su installazioni e performance che trattano di modificazioni genetiche, clonazioni e argomenti riguardanti il DNA, che comprende la prima retrospettiva completa del gruppo e in cui sono coinvolti anche Joe Davis ed Eduardo Kac. |