18.10.05 Blog-o-Matic, posting credibili autogenerati.
Dopo anni di strumenti software intricati e noiosi, gli standard per compilare regolari contributi testuali (ossia i blog) hanno liberato la grafomania di taluni e la scrittura incrociata di altri, che attraverso un uso del testo non esclusivo, fanno emergere interessanti punti di vista in rete. Fra l'altro il meccanismo, ampiamente utilizzato, di proporre solo l'inizio degli articoli nell'home page genera spesso incipit possibilisti e vaghi, e di questo approfitta Blog-o-Matic di Philipp Lenssen, autore del celebre blog Google Blogoscoped concernente il celebre motore di ricerca. Il meccanismo di generazione produce testi attendibili e coerenti (anche se fin troppo astratti), possibili vicoli ciechi per motori di ricerca e lettori in buona fede. Ma le generazioni testuali automatiche aprono uno scenario inquietante, soprattutto in un economia dell'attenzione dettata dalla frequenza d'aggiornamento e dalla popolarità dei termini usati e dei link in entrata ottenuti. La prospettiva, fantascientifica forse, ma ugualmente inquietante, è uno squarcio di possibili sofisticate macchine che potrebbero, nel peggiore scenario possibile, inquinare a dismisura l'universo informativo, generando informazione senza un senso proprio ma dedicata ad orientare il senso di altri contenuti, e giocando, quindi, in un ambiente che tuttora dipende in gran parte dalle macchine, con le regole delle stesse macchine.