27.11.02 Malesia: vince la protesta in rete contro il mega inceneritore.
Alcune grandi opere pubbliche della Malesia non sono gradite dai cittadini sempre più collegati (cinque milioni online, con 30 milioni di messaggi spediti dai telefoni cellulari ogni mese). Uno dei progetti governativi del paese, quello che voleva collegare in rete ogni abitazione, ha reso possibili le proteste di metà novembre. Gli abitanti di Bohol, infatti, una cittadina poco fuori Kuala Lumpur hanno usati i nuovi media per fermare il piano governativo di costruzione dell'inceneritore più grande del mondo a soli cinquecento metri dalla comunità. La promessa del governo di non censurare i media elettronici è stata mantenuta, visto anche che i media ufficiali, al contrario sono tutti in suo potere. Nel caso di Bohol la protesta è cominciata da otto famiglie e ha raccolto 30.000 residenti, che hanno chiesto aiuto e informazioni interessanti anche da Greenpeace UK. Consci dei pericoli di emissioni di diossina, sono stati 170.000 i firmatari di una petizione elettronica che hanno ottenuto la decisione del governo stesso di spostare il 'mostro' a Broga, 120 chilometri dalla città.