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10.06.02 Bowie: il copyright morto entro dieci anni.
David Bowie in un'intervista rilasciata al New York Times, in occasione dell'uscita del suo nuovo album (Heathen), ha incluso dichiarazioni decise sul futuro del business commerciale e del copyright: "Non so perfino se vorrò essere prodotto da un'etichetta fra qualche anno, perchè non credo che etichette e distribuzioni continueranno a lavorare nello stesso modo. La trasformazione assoluta di tutto quello che noi concepiamo riguardo alla musica, penso avverrà in una decina d'anni, e niente sarà capace di fermarlo. Non vedo nessuna valida ragione per pretendere che questo non stia già avvenendo e sono fermamente convinto, ad esempio, che il copyright non esisterà più in un paio di lustri, e che il lavoro degli autori e la proprietà intellettuale sono inclusi in questo cambiamento." E ancora "La musica stessa sta diventando come l'acqua corrente o l'elettricità, per cui bisogna avvantaggiarsi di questi anni perchè non torneranno più. Si dovrebbe essere preparati a fare un sacco di date dal vivo, perchè sarà l'unica situazione a restare tale. È terribilmente eccitante. Ma d'altra parte non importa se uno pensi che sia eccitante o no perchè è ciò che sta accadendo."