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Broken Channel, C0C0S0L1DC1T1 . cd+dvd video
Broken Channel
<cd+dvd video> C0C0S0L1DC1T1
La resistenza alla cultura della sorveglianza e del controllo comincia, con la sua urgenza d'interpretazione e contrasto, a permeare ambiti d'espressione diversi da quelli squisitamente politici. Broken Channel, commissionato dall'ultima edizione del Futuresonic festival ne č la dimostrazione compiuta, riunendo artisti sonori e visivi per cristallizzare una visione critica del fenomeno, declinata in altrettante documentate impressioni. Il focus, qui, č sul ruolo invasivo e allo stesso tempo abituale delle telecamere a circuito chiuso, e il necessario dissenso al loro espandersi senza regole. La maggior parte degli artisti, infatti, cerca di assumere la visione degli occhi artificiali del controllo, rendendone partecipe lo spettatore, ma allo stesso tempo evitando radicalmente ogni compiacimento voyeristico. L'insopportabilitā di queste tecnologie emerge dalle tracce audio e video, traducendo l'ingombrante presenza delle ottiche puntate sul pubblico nella minaccia potenziale, riflessa negli occhi di ogni spettatore. Si va dalla psichedelia documentativa dei Coldcut (solo video), alle architetture macchiniche dei Battery Operated, all'elettronica politica degli Ultra Red fino al gioco di specchi sorvegliativi reciproci dell'installazione Taystes_Room di Jenny Marketou, e all'incedere oppressivo di Kaffe Matthews in 'Vigilare'. Vale la pena, infine, menzionare anche le foto che adornano il booklet. Quasi a racchiudere in una sintesi metaforica tutto il concetto del lavoro esse raffigurano l'installazione 'Cosmos' di Josee Dubeau, in cui figurine umane, iconiche rispetto alle stereotipate visioni della strada, sono chiuse in pillole di plastica conglomerate in un unico unverso.