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04.04.03 Can-d.org, tracce di minimalismo digitale.
'Less is more' è uno dei motti dell'ampio e variegato movimento del minimalismo digitale contemporaneo, che esprime con un gioco di parole la tendenza estetica a sottrarre e semplificare come forma di ricerca. Can-d.org di Markus Kleine-Vehn è un'altra micro-raccolta di sperimentazioni estetico-sonore che ben s'inserisce in questa corrente di pensiero, con una collezione di tredici brevi artefatti digitali. Le prime 'tracce', come le definisce l'autore delineano un percorso evolutivo che comincia con 'the time', televisivo orologio eterno con i secondi che procedono in maniera casuale, l'ultraironico 'promo_video' che pubblicizza un ipotetico motore di rendering tridimensionale con immagini filmate dal vivo, o ancora il loop infinito di 'fjorden', con un disturbo che lo interrompe bruscamente. Il tema che ricorre successivamente sono le barre progressive anarchiche di 'loading' che si segmentano e si riuniscono procedendo lentamente in tutte le direzioni, le stesse che in 'on the road' ridisegnano continuamente il delimitarsi delle corsie, e che in 'who is afraid of rgb' passano da un'icona all'altra. In 'p_ngm_ch_n' lo stesso concetto trova compiutezza in un fluttuare delle forme squadrate in un bianco e nero assoluto che trova nel suo movimento leggero e nei suoni essenziali i punti di forza. La traccia più recente 'calling_history' ricorda l'11 settembre attraverso la sua data espressa in cifre che diventa un numero telefonico di cui si può attivare / fermare un loop infinito di composizione sollecitando qualcosa che non arriva mai (il futuro).