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07.11.03
Cognoscope e le nuove macchine della verità cerebrali.
La macchina della verità per come è conosciuta al grande pubblico è avviata al tramonto. La febbrile attività del poligrafo che decretava la veridicità o meno delle affermazioni dell'esaminato sta per lasciare spazio ad uno screening dell'attività cerebrale, cercando di monitorare gli stati d'ansia direttamente dalle variazioni dell'attività stessa. In un'intervista a USA Today il prof. Britton Chance della University of Pennsylvania, illustra le sue ricerche foraggiate insieme a molte altre dello stesso tipo dopo l'11 settembre 2001, che vorrebbero trovare un metodo scientifico per identificare un bugiardo, compito finora mai raggiunto. A partire dal Cognoscope che misura la quantità di sangue che arriva nella corteccia prefrontale, dove si presume che risiedano i centri decisionali, l'evoluzione di queste tecniche passa quindi all'analisi calcolata e visualizzata in tempo reale dell'attività compiuta dal nostro cervello con un obiettivo ancora più spinto, ossia quello di individuare eventuali intenzioni malvagie dell'esaminato. E come il poligrafo aveva fallito con celebri spie, queste ricerche rischiano di fare un'altro buco nell'acqua. Gli Stati Uniti, infatti, continuano ad essere una nazione stressata dalla ricerca del 'nemico', dai tentativi d'individuarlo nella temperatura dei suoi occhi, al fallimento delle tecnologie biometriche, l'analisi delle reazioni del corpo umano per individuare le intenzioni malevole è solo un'altra intuile e falsa panacea per nascondere i veri problemi di convivenza pacifica e sviluppo sostenibile.