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Kevin Howley, Community Media : People, Places, and Communication Technologies, Cambridge University Press, ISBN 0521796687 . book
Kevin Howley
Community Media : People, Places, and Communication Technologies
<book> Cambridge University Press
ISBN 0521796687
Uno dei rischi del continuo accesso alla dimensione globale è quello d'identificarsi con una eterea dimensione extraterritoriale, che sfugga al territorio in cui si vive, facendo esclusivo riferimento a quelli desiderati o che si sono visitati, ma scollegandosi da quello che succede nel proprio intorno fisico. In questo senso importanti sono i media locali, ma necessari sono quelli di tipo comunitario, ossia che riescono ad implementare la grammatica mediatica sul territorio, riuscendo ad esprimere dal basso necessità, desideri, sogni e storture dei sistemi sociali di tipo occidentale, ancora molto lontani dall'autocoscienza, nonostante il debordante proliferare di media di comunicazione. Come dimostra questo testo che analizza nel dettaglio alcuni significativi casi statunitensi, la libertà d'azione nei piccoli contesti ha spesso prodotto idee che sono riuscite a coniugare brillantemente attivismo politico e innovazione tecnologica. Qui il 'rinforzo' che i mass media danno ai soprusi, legittimandoli con gli asettici commenti a tambur battente, viene smantellato con lo stesso linguaggio di volta in volta televisivo (DCTV, stazione no-profit di Manhattan), radiofonico (WFHB, stazione comunitaria di Bloomington, USA), stampato (Street Feet, periodico degli homeless di Halifax, Canada), e telematico (Vicnet, portale per l'informazione e l'accesso alla rete a basso costo per la comunità dello stato di Victoria - Australia). L'uso dei media che nasce da profonde esigenze sociali travalica i suoi stessi confini di mezzo di comunicazione tradizionalmente inteso, aprendo nella coscienza collettiva varchi per il supporto delle locali comunità d'immigrati, così come del rapporto fra le realtà del quartiere e quelle simili immerse in conflitti dall'altra parte della terra. Un 'potere' unico, che i mass media hanno pressocchè soppresso.