neural online


 
 
 > News archive  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  
.art

18.09.03
Darwinian poetry + Scrambled Text, automated literature.
La generazione automatica di artefatti testuali ha sempre delle regole alla base, che ne regolano il funzionamento, ma soprattutto attestano le intenzioni programmatiche dell'autore, che in questo modo codifica letteralmente la sua poetica. Darwinian Poetry di David Phillip Rea, ad esempio, usa delle regole di selezione naturale in un contesto completamente artificiale, come quello del codice sorgente. Mille parole generate in maniera pseudocasuale vengono sottoposte ai principi formulati a suo tempo da Darwin, con l'eliminazione di alcune e il sostentamento reciproco di altre. È l'utente a decidere cosa eliminare e cosa promuovere, guidando il processo insieme a tutta la comunita che decide di partecipare, verso risultati interessanti. Una volta raggiunto uno stadio 'maturo', infatti, l'algoritmo continua nella sua opera, continuando a generare poesie con le nuove regole acquisite, che diventano delle specie di 'geni' letterari . In questo lavoro la percezione del testo è fondamentale nei primi stadi, quando ciò che conta sono pochi termini e ciò che riescono a provocare emotivamente. Ma nell'ambito della percezione, risulta interessante un recente studio effettuato alla Cambridge University, che sostiene come la comprensione di una parola dipenda essenzialmente dalla corretta posizione della prima e dell'ultima lettera, anche se l'ordine di quelle nel mezzo risulta sbagliato. Uno script in php messo a punto da delta407, e intitolato Word Scrambler Thing dimostra come questa testi sia plausibile e e sia al contempo possibile sviluppare un diverso linguaggio in maniera automatica.