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.art 22.02.02 Desert Rain, installazione per ricordare la Guerra del Golfo. Oggi viene presentata a Praga (Repubblica Ceca) Desert Rain, un'installazione realizzata grazie ad una collaborazione fra il gruppo Blast Theory e il Communications Research Group della Nottingham University. Il lavoro viene fruito da sei persone per volta, che dopo aver lasciato i loro effetti personali e aver indossato delle giacche nere sono accompagnati in uno spazio completamente buio e dotati di una carta magnetica appartenente alla persona da ritrovare. Quando ne escono hanno uno schermo davanti con l'immagine di un mondo virtuale e loro si trovano in una stanza di un motel americano. Il mondo è navigabile, e uscendo dal motel entrano in un recinto che superato trasporta dal giorno alla notte e fa accedere ad un panorama desertico. Nei venti minuti successivi i visitatori devono incontrarsi e scambiarsi informazioni per cercare di portare a termine il loro compito, superando gli ostacoli messi in piedi da performer e da frammenti della Guerra del Golfo. L'ostacolo finale è una stanza in cui ci sono enormi numeri riferiti alle vittime irachene del conflitto e solo riuscendo a scansarle tutti e sei insieme si arriva all'ultima stanza. All'interno tramite la scheda fornita all'inizio si attivano dei monitor attrverso cui diverse tipologie di persone (un soldato, un giornalista, un pacifista, un attore e uno spettatore passivo) raccontano come quella guerra abbia cambiato le loro vite, parlando non solo delle loro relazioni con l'evento, ma anche di quanto esso sia stato percepito come 'reale'. Quando gli spettatori escono ritrovano nelle borse o nei cappotti abbandonati all'inizio un sacchetto di sabbia, contente circa 100.000 granelli. |