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21.01.03 Digital Mona Lisa, la prima ascii art.
Nonostante siano rimaste poche notizie sul suo processo di produzione la cosiddetta 'Digital Mona Lisa', continua a distanza di quasi quarant'anni a generare stupore. Prodotta nel 1965 da H. Philip Peterson della Control Data Corporation, faceva uso di un geniale sistema per riprodurre le diverse tonalità. L'originale dipinto di Leonardo, infatti, era stato idealmente suddiviso in 100.000 punti con i rispettivi valori di luminosità. Successivamente questi valori erano stati resi da pattern di caratteri sovrapposti, riuscendo a simulare fino a 100 toni di grigio. Si tratta probabilmente del primo esempio di ascii art, ottenuto grazie ad uno dei primi rudimentali scanner della storia, definito come 'flying spot digitizer' che in realtà potrebbe essere stato il cosiddetto 'Charactron', in grado di analizzare adeguatamente l'immagine da riprodurre. Fatto sta che come nelle più classiche leggende contemporanee, i macchinari per produrre quest'artefatto sono stati distrutti e pochissime copie della stampa sono ancora conosciute, fra cui quelle presenti al Computer Museum di Boston e al Museum of Computer History di Mountain View. Restano le grezze cifre sovrapposte che magicamente ricreano i chiaroscuri e l'idea della tela originaria.