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.art 26.03.04 Electrophile, devotion rated. Crispin Jones, vincitore della sezione 'Digital Art [Interactive] Division' al Media Arts Festival di Tokio del 2003 con l'installazione 'Social Mobiles' e autore di altri brillanti progetti come 'An Invisible Force' (scrivanie che rispondono alle nostre domande) e 'Ideal ringtone' (la perfetta suoneria, un'affascinante sintesi dei toni di oltre 600 suonerie), ci fornisce un'ulteriore prova della propria natura provocatoria e fortemente ironica con il progetto 'Electrophile, devotion rated'. Si tratta di una particolare tastiera disegnata specificamente per quell'eterogenea ed immensa categoria costituita dai fan, indomiti adoratori di celebrità varie. La tastiera ha la caratteristica di avere due viti incastonate in ognuno dei tasti che la compongono, e tramite queste si produce una scossa elettrica la cui intensità è direttamente proporzionale al numero dei caratteri che il fan utilizza per scrivere una mail al proprio amato idolo. L'intensità della scossa, veicolata dai due poli/viti, è controllata da un circuito derivato da un comune stimolatore muscolare (chiunque si è sottoposto ad una terapia di riabilitazione muscolare sa di cosa si parli), non vi sono dunque grossi rischi per i fan che decidessero di sottoporsi a questo atto di assoluta devozione. L'aspetto forte del progetto non è tuttavia questo atto di auto-flagellazione in sè, quanto piuttosto l'idea che un messaggio di posta elettronica possa conservare, in qualche recesso dell'alternanza binaria, una memoria del dolore con il quale il devoto ha testimoniato il proprio insuperabile amore; un'eco tale da poter essere avvertita anche nella dimora della star di turno destinataria della mail. Questa idea della devozione distingue 'Electrophile' dal progetto 'Painstation' che pure si basa sulla somministrazione di shock elettronici. In 'Electrophile' il dolore aumenta con il numero dei caratteri della mail e dunque con la devozione mentre in 'Painstation' si tratta di una sfida dove il perdente paga un doloroso dazio. Dolore e devozione vs. dolore e competizione; giochi modificati vs. periferiche "polarizzate". In entrambi i casi i quesiti posti dai rispettivi autori rimangono aperti, mentre, incurante di tutto ciò, l'elettricità continua ad attraversare indifferentemente corpi e macchine. Vito Campanelli |