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.art 24.04.02 European Media Art Festival 02. Si apre il 24 aprile l'edizione del 2002 dello European Media Art Festival a Osnabrück (Germania), con il motto 'New Images - New Stories - Art in Modern Media'. Anche stavolta il festival internazionale offre un fitto programma per quattro giorni e per la parte cinematica l'attenzione è focalizzata sulla scena mediatica in Asia, con particolare attenzione a China e Korea, oltre ad un'ampia retrospettiva dedicata al canadese Al Razutis, autore di film sperimentali, testi teorici e video in 3D. Prevista anche l'anteprima europea di 'Underground Zero', un film-documentario degli eventi succedutisi all'11 settembre coordinato da Jay Rosenblatt e Caveh Zahedi, che ha coinvolto 150 autori di video sperimentali e documentaristici. Importanti anche le performance di P.A.S.S. (Portable Ambient Sound Sysytem), un'unità portatile che cambia gli eventi sonori in tempo reale, e quella di Barbara Lattanzi con il suo 'Muscle and Blood Piano' (vedi 'You are Late', Nosferatu in pixel.). La sezione di net art include dieci opere: 'What are you doing to me?', Igor Stromajer (vedi), 'Amorphoscapes' spettacolari effetti geometrici in shockwave di Stanza, 'Sam and Roy/Radio Free Tank' di Samthedog.com, brevi ironici corti in flash, 'Trapped' di Sachiko Hayashi, un'ipnotica successione di testi sui serial killer con un'interessante interfaccia, 'Webwürfelwerkstatt' geometrie labirintiche animate di Hanna Kuts e Viktor Dovhalyuk, 'www.nowar.nogame.org', un altro javascript movie del francese jimpunk sui conflitti guerreschi, 'Flight 404' di Flight404, una narrazione ipermediale su presunti voli aerei, 'Flow' (vedi Flow, video in flash surrealista.), 'Miniatures', di Mulleras, micro corti di coreografie, 'Filmtext' (vedi Mark Amerika: Filmtext.) e 'Netzspannung' di Monika Fleishmann e Wolfgang Strauss, un laboratorio mediale in rete. Fino al 20 maggio, infine, sarà fruibile 'Es. The nature of machines', la mostra di opere d'arte del duo canadese Louis-Philippe Demers e Bill Vorn, che lavora con macchine autonome e robot, inclusa 'Lassemblée', una performance in cui 48 robot identici in un'arena metallica si confrontano in un susseguirsi di stimolazioni aurali e visive. |