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09.10.02 Emoção art.ficial, media center a confronto.
'Impara la media art' sembra esser il motto dell'Itaú Cultural Institute che ha invitato altri 13 media center del resto del mondo per presentare i loro lavori e condividere criteri di ricerca e sviluppo. Cosicchè ciascuna istituzione ha presentato i suoi gioielli di famiglia all'interno della mostra Emoção art.ficial a cominciare dall'Ars Electronica Futurelab (Linz-Austria), che ha mostrato l'Ars Box, un modello di 'cave' per pc che rimpiazza i costosi sistemi dedicati con un cluster di pc linux, mentre l'Art+Com (Berlino-Germania) ha sviluppato un cd-rom che riproduce il 'Kidai Shoran', una striscia di dodici metri da scorrere in mano, con la descrizione della Tokyo del 1805 e migliaia di illustrazioni sperimentabili ora con la stessa narrativa. 'Talk Nice' è invece il lavoro del Banff New Media Institute (Alberta-Canada) che mette due persone a confronto analizzando quante volte il pitch sale alla fine della frase in una sorta di gara che mette in evidenza il proprio modo di comunicare. '8 custom electronic pieces' è presentato dalla Daniel Langlois Foundation (Montreal-Canada) e mostra il lavoro di Jim Campbell che realizza generatori d'immagini a partire da conversioni all'interno di architetture elettroniche sempre uguali. L'Experimenta Media Arts (Melbourne, Australia), ha introdotto 'Close' una proiezione su più schermi dove attraverso un taglio di capelli si emula la morte dell'individuo che viene decurtato piano piano anche del resto del suo corpo. Meno metaforici, ma ugualmente complessi i lavori dello Iamas (Ogaki, Japan), ossia 'Remain in Light' un visualizzatore di onde elettriche raccolte e 'Info.table' che trasforma oggetti d'arredamento in interfacce per dati digitali. Rafael Lozano Hemmer è il titolare del progetto del Laboratorio Arte Alameda (Città del Messico), che s'intitola '33 preguntas per minuto' e consiste in un software che combina le parole di un vasto dizionario per comporre 16 milioni di domande al ritmo di 33 parole al minuto. Il Mars (Sankt Augustin, Germania) ha invece scelto di presentare la sua produzione video attraverso l'installazione 'Make your choice!' che permette di selezionare i diversi lavori semplicemente indicandoli. 'War/Wart' è il progetto del Mecad (Barcellona, Spagna) che indaga attraverso le voci di alcuni importanti filosofi sulle diverse forme di potere e sulle loro conseguenze sociali, e sempre su risvolti sociali/globalizzanti è incentrato 'Locationn' del Sarai (Nuova Delhi, India), che mostra diversi orologi sincronizzati con le diverse capitali mondiali in cui al posto delle cifre ci sono concetti come 'speranza, rabbia, desiderio, panico, piacere, dolore, terrore). Impressionante è la storica installazione 'Spatial Sounds (100db at 100Kmh)' in cui un amplificatore ruota vorticosamente su un braccio meccanico alla ricerca di avventori nel suo raggio d'azione come un cane da guardia, il tutto col patrocinio del V2 (Rotterdam, Olanda). Sesso robotico, infine al centro di 'Cyborg Sex Manual' del Wro (Wroclaw, Polonia), mentre per lo Zkm (Karlsruhe, Germania) sono proposti tre progetti, ossia 'Web of life' in cui l'interazione con una macchina audiovisuale avviene attraverso le linee della propria mano, 'Artintact' la raccolta dei migliori lavori su cd-rom prodotti e selezionati nella seconda metà degli anni novanta, e 'Place Ruhr' con una navigazione in siti particolari di questa regione tedesca attraverso una proiezione a 360 gradi. Anche l'Itaú Cultural Institute ha presentato due suoi progetti: si tratta di 'Descendendo a Escada' sulla percezione dell'abisso nelle rappresentazioni virtuali e 'Avenida Paulista', una ricostruzione delle celebre via su come doveva essere nel 1915.