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07.01.04
Escape from Woomera.
Con il sempre maggiore controllo nei confronti della produzione di videogame basati sui potenti motori pubblici, gli sviluppatori indipendenti cominciano a mettere le mani sull'implementazione di possibili contenuti, mettendo a punto titoli che sono scevri da qualsiasi pretesa di commercializzazione, e sfruttando narrativa, interfaccia e interazione inscenano conflitti e paradossi del reale. Uno dei più ambiziosi per qualità di realizzazione è l'australiano Escape from Woomera, un classico 'first person shooter' che permette di identificarsi con un rifugiato dei nostri giorni, costretto deve confrontarsi con la dura realtà di uno dei più discussi centri di accoglienza australiani, quello di Woomera (Immigration Reception and Processing Centre), sulla cui dubbia conduzione il governo centrale non ha mai voluto fare chiarezza. Basato per ora sul motore di Half-life, pur con la dichiarata volontà di sfruttare presto un nuovo motore completamente open source, il gioco mette in grado il 'giocatore', fra mille difficoltà, di trovare la sua impervia via di fuga da questa sorta di lager. Escape from Woomera è ancora in fase di sviluppo, ma sono già visibili numerosi screenshot e un clip di presentazione, che fanno già intuire i raccapriccianti dettagli con cui questa criminalità repressiva autorizzata dallo stato organizza la dissuasione dell'immigrazione con ogni mezzo.