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20.11.03
Esc@you, l'interfaccia dal lato umano.
Fra i giovani talenti che usano flash per assemblare il loro codice, c'è qualcuno che riesce a travalicare la ricerca estetica, e a sfruttare le possibilità d'interazione e animazione per esprimere concetti più complessi. Il lituano Esc@you, ad esempio, in pochi k di codice riesce brillantemente a trasportare al di là dello schermo alcune caratteristiche del mondo corporeo che non mancano di coinvolgere l'utente in modo diretto. Per tutti vale l'esempio del celebre 'Crazy Rabbit', un coniglio illustrato che va a caccia del puntatore del mouse, ovunque lo si muova, abbrancandolo e appendendosi con forza per lasciarlo solo dopo un faticoso scrollamento. In questo modo il puntatore perde il suo significato neutro d'interfaccia, ed entra di forza nell'interazione come 'oggetto'. L'utente si sente abbrancato anch'esso, scippato ora del controllo che usualmente esercita su questo simbolo e sul suo comportamento. Anche in 'Karusel', l'elemento automatico lascia il posto ad un intervento richiesto, concretizzato in una manovella da girare per far proseguire l'animazione stessa che termina in una giostra pronta a muoversi solo dopo i dovuti 'giri' dell'astratto arnese. E pure in 'Kiss', dove l'interazione è assente, la sequenza rapida e copiosa di baci che provengono dalle labbra stampate sullo schermo non possono che suscitare una reazione istintiva, sia per l'effetto sonoro ultrarealistico, sia per la rapidità della sequenza che non lascia spazio a mediazioni, facendo sì che la macchina parli in maniera inusuale un linguaggio esplicito.