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.hacktivism 17.03.06 Florian Waldvogel, miserable failure. Digitando le parole 'Florian Waldvogel' su Google, il primo risultato listato dal motore di ricerca è una lettera aperta firmata da Inke Arns dal titolo 'Intellectual theft as a curatorial method'. è il tentativo di replicare la famosa 'miserable failure' google bomb esplosa ai danni di George Bush. In questo caso la 'vittima' è Waldvogel, uno dei curatori della mostra "Just Do It - The Subversion of Signs from Marcel Duchamp to Prada Meinhof" al Lentos Museum di Linz, piu` noto come uno dei curatori di Manifesta 6. Secondo l'autrice tedesca, i suddetti curatori hanno abusato dei principi di 'culture jamming' and 'subversion of signs' pubblicando a Linz un catalogo in cui nessuno degli originali autori dei testi è stato riconosciuto. La pubblicazione è commercializzata in piena violazione del diritto d'autore. Anche se i contributors sono elencati nei ringraziamenti, non possono beneficiare in fin dei conti dei proventi. Nella sua lettera aperta la Arns propone di donare, a titolo di risarcimento, il ricavato della vendita e l'onorario dei curatori alla Free Software Foundation Europe o al Creative Commons project, la libera distribuzione online del catalogo in formato PDF e la messa in anonimato dei curatori su tutti i documenti correlati. Se è vero che il soggetto della mostra porta a riflettere sull'appropriazione come pratica di sovversione del potere delle grandi multinazionali, di certo non autorizza il plagio e lo sfruttamento. Quella di Inke Arns è risposta più appropriata ad una strategia disonesta che danneggia le pratiche che si vanta di promuovere, o quantomeno di 'curare'. Valentina Culatti |