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17.12.02 Flowers, arte fotografica con lo scanner.
Esiste un'estetica propria di ciascun tool digitale, software o hardware che sia? Spesso la risposta è affermativa, come quando si analizza il lavoro di Katinka Matson, artista americana che è riuscita ad estrarre una poetica specifica da un uso oculato dello scanner. Le sue composizioni floreali, visibili sul sito ad una risoluzione decente, mostrano non solo petali, steli e pistilli, ma il ritmo e la profondità che essi possono esprimere se collocati in una determinata posizione, rivelando identità insospettabili ad un approccio naturalistico. La differenza sostanziale con un'apparecchiatura fotografica, infatti, sta anche nell'illuminazione dei soggetti e in quel buio che ne sfuma lo sfondo dato dall'infinito nulla che separa le parti rispetto al vetro più distanti dalla copertura utilizzata per non disperdere la luce. In compenso la sensibilità di colori e dettagli raccoglie spettacolari minuscoli particolari incorniciati dalla finestra che l'occhio fluttuante del computer impone come limite bidimensionale a tanta magnificenza organica.