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Flyt dig, Ole Kristensen
06.05.05
Flyt dig, software per riprodurre il senso del movimento.
Ole Kristensen, giovane artista danese, divide il suo tempo tra gli studi (Interactive Media presso la Roskilde University di Cophenagen) e lo sviluppo di interfacce interattive. Ole predilige lo sviluppo di applicazioni nelle quali gli elementi grafici si compongono come conseguenza dell'interazione tra utente e codice ed uno tra i suoi lavori più apprezzati è sicuramente 'Flyt dig' nel quale l'interazione è tra computer e movimento. Si tratta di un'applicazione che grazie all'uso di una web cam, registra i movimenti (ad esempio le immagini in movimento di un film alla TV) e li trasforma in input che vengono elaborati dal computer e da questi espressi in forma grafica. Il software sviluppato da Kristensen si basa sull'utilizzo della libreria di grafica avanzata OpenGL che ha consentito, negli utlimi anni, altissimi livelli di realismo nel cinema d'animazione. I disegni che ne scaturiscono appaiono piuttosto minimali, quasi abbozzati, ma la loro caratteristica principale è da individuare nella capacità di riprodurre il senso di un movimento e dunque di restituirci una sintesi dell'azione. L'interpretazione proposta postula la conclusione che Flyt dig costituisca, in ultima analisi, un modello per la rielaborazione di narrative in chiave grafica, quasi un processo a ritroso: dal video ai primi schizzi di uno story board.
Vito Campanelli