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Geert Lovink, Trebor Scholz, Free Cooperation, Department of Media Study, SUNY at Buffalo . magazine / reader

edited by Geert Lovink and Trebor Scholz
Free Cooperation
<book> Department of Media Study, SUNY at Buffalo
Gli ultimi vent'anni di studi sull'organizzazione aziendale e sul relativo efficientismo nella gestione del personale hanno immolato attraverso ricerche e sperimentazioni sul campo ogni principio etico in nome di un possibile aumento del sacro oggetto della macchina del capitale: la produttività. L'interazione fra esseri umani è stata vivisezionata per capire come orientare (=costringere amabilmente) i lavoratori all'obiettivo comune dell'efficienza operativa. Ma fuori da tutti i binari costruiti con questi intenti, spontanee forme di collaborazione libera hanno caratterizzato l'entusiasmo dell'uso comunicativo dei nuovi media. Esempi ne sono macrofenomeni come lo sviluppo stesso della rete, la costruzione di Free Software e software Open Source o la composizione delle reti peer-to-peer, così come attitudini personali, dallo spirito hacker alle comunità spontanee di sostegno. La conferenza 'Free Cooperation' organizzata da Geert Lovink e Trebor Scholz ha raccolto un'imprevisto successo di partecipazione, componendo esperienze e strategie di organizzazione spontanea intorno ad obiettivi comuni. Questo concetto apparentemente semplice, ma realmente rivoluzionario se analizzato nelle centinaia di casi concretizzatisi, viene piacevolmente sviscerato in questo reader / magazine cartaceo o liberamente scaricabile in formato pdf. Si tratta del primo tentativo di formalizzare un approccio che sancisce definitivamente l'autorganizzazione come modello applicabile su vasta scala e come efficiente e libera alternativa alle piramidi inattaccabili e coercitive dell'industria. Ma ciò che contagia, con lo stesso spirito dei primordi delle reti, è il gioco virtuoso di condivisione di competenze, rispetto reciproco e raggiungimento degli obiettivi, che qui viene documentato per turntablist, attori teatrali, mediattivisti, editori, artisti e teorici. In fondo è proprio l'applicazione del concetto di network nella sua concezione più sublime che a dieci anni dall'introduzione di massa della rete, ha visto il nascere e crescere degli strumenti adatti a supportare la riflessione strutturale del network (liberamente autogestito) nelle membra della società.