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.art 07.01.03 Clip art ricontestualizzate, web isometrico e suoni ricombinati. Furtherfield.org, organizzazione inglese dedicata alla creazione, promozione e archiviazione dell'arte digitale, ha annunciato l'inclusione nel proprio database di sei nuovi lavori. L'impossibile, il grottesco e l'inaspettato sono le categorie entro cui si collocano le ricontestualizzazioni delle clip art di libreria effettuate dall'americana Katie Bush ('Lovekatie.com'). Queste collezioni standard di disegni usate da tantissimi utenti che s'improvvisano grafici, vengono frullate nel sarcasmo dei significati, lasciando chi guarda nell'alternanza di attese e sconcerti, smontando rovinosamente le icone del sogno americano. Anche 'Hypertextz' detiene un'appeal di interfaccia ridefinita. Sviluppato dal Nungu collective (Bombay-Londra), ridefinisce gli spazi della finestra del browser secondo coordinate isometriche, in un parallelo urbano che si ubriaca di dati fino ad esserne invaso in tutte le forme. Presenti anche: 'HaRdWaRe', un flusso di suoni in loop, immagini porno scarnificate fino alle linee essenziali e suoni in loop per evocare uno scambio di sguardi all'interno dei rispettivi computer (quello dell'artista e quello dell'utente), 'Machinations' del collettivo Taped Rugs Artists, una collezione di brani fatti a partire dallo stesso patrimonio di nastri e suoni riarrangiati in cinque maniere diverse. 'A walk round Gilston' di Michael Szpakowski, un lavoro che dai paesaggi fotografici naturalistici che vorrebbero riportare l'utente alla realtà mentre osserva un medium digitale, e, infine, Oculart (vedi). |