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23.07.02 GoodWorld, il web impacchettato.
Ispirandosi al celebre artista bulgaro Christo, che dagli anni sessanta ad oggi ha impacchettato, fra le altre strutture scogliere e palazzi (come il Reichstag, il parlamento tedesco) l'artista Lew Baldwin ha relizzato l'opera di net art GoodWorld, inclusa nella sezione Artport del Whitney Museum. Il concetto portato avanti è il medesimo, ossia avviluppare le strutture, nascondendole con qualcosa di leggero (i tessuti nel caso di Christo) ma lasciandone intuire la forma. Forse facendo riferimento alla stessa interpretazione critica, sottolineando cioè il parodosso del consumo attraverso l'impacchettamento delle merci, l'autore ha idealmente impacchettato i contenuti delle pagine web, reinterpretandole lasciandone attivi solo i colori e sostituendo alle immagini delle composizioni astratte dei loro pixel dominanti, ottenute sfruttando la libreria Ming di PHP grazie alla programmazione di Charlie Killian, mentre il testo viene rimpiazzato da 'sorrisi' in ascii. Un opera di net art, questa, che annulla il bombardamento di finestre pubblicitarie in pop-up e animazioni che pullulano fra i contenuti, unificandoli in uno stile che li accomuna in un'astrazione collettiva, esteticamente semplice ed estasiante come le tecnologie che ne sono alla base e lo spirito che ne ha condotto la realizzazione: quello di un Good World.