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11.01.02 Hacker nei guai.
Jon Johansen, diciottenne norvegese (nell'immagine), è stato incriminato da un tribunale di Oslo per aver violato le leggi nazionali sui crimini informatici nel 1999. In realtà si tratta di una causa che ha subito le fortissime pressioni delle major del cinema di Hollywood e la loro lobby rappresentata dalla Motion Picture Association of America, visto che Johansen è principalmente uno degli autori del DeCSS, il celebre software per Linux, che svela le protezioni applicate ai DVD. In una testimonianza fatta a New York aveva dichiarato di essere lui uno degli autori e di far parte della crew di hacker 'Masters of Reverse Engineering'. Dopo un interrogatorio seguito ad una perquisizione effettuati dalla locale polizia nel gennaio 2000, la DVD Copy Control Association degli Stati Uniti e la Norwegian Motion Picture Association si erano dichiaratamente alleate per far perseguire Johansen, ma la questione è ancora aperta, visto che il software è stato classificato come crimine contro la proprietà intellettuale, il che è ancora tutto da dimostrare. Nel frattempo anche Benjamin Breuninger, un ventiduenne del Minnesota si è dichiarato colpevole di essere penetrato in un network non classificato all'interno del Lawrence Livermore National Laboratory. Il ragazzo, il cui nick è 'Konceptor' ha ammesso di aver bucato la rete del laboratorio nucleare nel novembre del 1999, installando una specie di backdoor che gli ha permesso di accedervi nuovamente nei successivi dieci giorni, e ha detto di averlo fatto per combattere la sua depressione cronica. Secondo l'accusa il laboratorio ha poi speso 20.000 dolalri per rendere nuovamente sicuro l'accesso alla rete. Ironicamente il fatto è avvenuto sei mesi dopo che lo stesso Breuninger aveva tenuto un intervento alla Rootfest hacker conference sul tema 'evitare l'arresto', e ora rischia cinque anni di prigione.