neural online


 
 
 > News archive  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  
.hacktivism

16.01.02 Hi-Tech Hate, sei ragazzi sotto accusa dalla Gdf.
Sbatti l'hacker in prima pagina, una storia vecchia e gia' vista tante altre volte. I provvedimenti presi nei confronti di sei ragazzi della crew Hi-Tech Hate (di età dai 16 ai 23 anni) non si conoscono nel dettaglio, ma dopo ventiquattr'ore si sa a memoria il motivo della loro accusa (defacement delle home page di mezzo mondo 'che conta', per un elenco consultare l'archivio di Alldas.de), e il volto soddisfatto di Umberto Rapetto, il 42enne piemontese che comanda a Roma il gruppo anticrimine tecnologico della Guardia di Finanza. Con presentazioni da videogame, l'inflessibile guardiano della giustizia informatica ha dichiarato paternalisticamente che vorrebbe 'portarli dalla sua parte', ma nel frattempo i sei rischiano fino a tre anni di carcere, al di là delle rassicurazioni del pubblico ministero. Nessun media catodico ha citato uno dei proclami del gruppo riportato da Indimedia che fra l'altro recitava: "Noi usiamo pratiche hacker per combattere contro la cattiva informazione, non siamo terroristi, nˇ stupidi ragazzini che non sanno cosa fare. Siamo soltanto dei ragazzi, forse cresciuti pi¯ velocemente, ma molto curiosi. È un crimine aver voglia di capire?." Del resto già il Sole 24 Ore di domenica 7 ottobre 2001, riportava un'intervista al 'comandante', in cui, inframmezzate da alcuni atteggiamenti gigioneschi come "Se un hacker si azzarda, lo stendo. O almeno ci provo. Garantito." dichiarava "abbiamo appena beccato i responsabili di una tempesta informatica nei giorni del G-8." Perchè allora i provvedimenti sono scattati solo ora, con oltre tre mesi di ritardo? Davvero c'è voluto un tracking di un'azienda di Ravenna per incastrarli?