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.art 22.04.02 Interactive Arts Festival.01, selezione di net art. Alla Kwan Fong Gallery presso la California Lutheran University si è inaugurata da una decina di giorni una mostra internazionale online di net.art a cura dell'Interactive Arts Festival.01. Curata da Raul Ferrera-Balanquet, ha incluso 14 lavori di artisti provenienti da tutto il globo. Nell'ordine sono sperimentabili: 'Evolution of the process' di Jemma Anderson e Justin Barkhuff , un video in flash che permette di analizzare in sequenza l'evoluzione di un dipinto, 'Globalize' dell'indiana Anjali Arora che accosta riflessioni sul digital divide a collage hi-low-tech multicolori, 'Impermanencia' della messicana Natalia Blanch, un piccolo archivio di poesie articolate in base ai suoni e alle parole, 'External Memory Access Device' di Victor Martinez Diaz, basato su 5 dipinti posti nei quattro punti cardinali più il centro, che tratta dell'obesità come metafora dello sviluppo umano e del corpo come tramite di memorie e discorsi individuali, 'Space// The Real, The Fantastic and The In-Between' coordinato da Juan Devis, una serie di storie di sobborghi losangelini in tecnica mista flash-vettoriale con foto dal vero sovrapposte (e rivelate dai click), 'Frontera Sur' dello stesso Raul Ferrera-Balanquet, un'esplorazione storica-animata della costa sud del Messico, 'Self Portrait in Vector' dell'indonesiano R. E. Hartanto, un autobiografia animata in flash dell'estetica pop dell'autore, 'Desktoptheater' di Adriane Jenink, un net.theatre interattivo dove gli utenti diventano avatar di una performance multimediale, 'Collateral Assets' di Deb King, un collage collettivo di foto personali con il titolo dell'opera in evidenza, 'No-Content' di Brian Mackern (vedi No-content.org.), 'Bad for your Health Wrong Color', animazioni in flash del sudafricano Mustafa Maluka dove l'interazione si nasconde in invisibili link, 'El Exilio de Gradel' dell'argentino Adolfo SchneideWind, un database informativo sulla diaspora del popolo argentino. Presenti anche due italiani: Carlo Zanni con 'The Church of Software' (vedi Net art italiana: i paesaggi della chiesa del software.) e Mauro Ceolin con 'The Flash Movies' (vedi Net art italiana: RGB Project.). |