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10.04.03
Joywar, riprodurre per tutelare.
La rielaborazione dell'opera di un'altra persona non è una pratica nuova nel mondo dell'arte, e spesso gli autori originali coinvolti hanno manifestato disappunto per aver perso una parte della loro 'paternità'. Paradossale è però il caso di Joy Garnett, artista che sta per subire una causa di violazione del diritto d'autore per aver interpretato in pittura alcune celebri foto di cronaca degli anni settanta. Uno dei fotografi originari ha chiesto alcune migliaia di dollari di risarcimento intimando che l'opera ('molotov') non sia più esposta, nè pubblicata e che le sua riproduzioni vengano rimosse perfino dal web. All'assurdità della richiesta la risposta spontanea è stata quella di creare un network di siti che riportano l'immagine 'proibita' in una qualche forma. La riproduzione infinita dell'opera è la risposta politica che si avvale di un presupposto tecnico tanto necessario (l'immaterialità della riproduzione in rete, e quindi la sua semplice duplicazione), quanto ormai acquisito da tutti, meno, forse, dagli artisti ancora seduti sui loro privilegi di mercato.