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.hacktivism 24.10.05 Larry King hits the hay, i campi come medium. La reinterpretazione delle immagini televisive, facendole uscire dal video e ricollocandole in contesti diversi, ne comporta una trasformazione di significato che spezzando il meccanismo di assuefazione del piccolo schermo, ne fa riconsiderare in maniera statica le caratteristiche visive. Larry King hits the hay dell'astista di origine bulgara Daniel Bozhkov prende di mira una delle istituzioni della pop culture americana, Larry King, che porta avanti il suo show sulla CNN (il più seguito del network) intervistando personaggi famosi. Il giornalista è un'icona riconosciuta in tutto il mondo, e l'artista ne ha riprodotto il caratteristico primo piano arando un'area grande 90 per 76 metri in un campo del Maine. Citando i famosi 'crop circles', ossia gli oscuri disegni geometrici che si possono apprezzare solo dall'alto e che sarebbero antecedenti secoli e secoli al volo meccanico, questa immagine 'aliena' diventa un'anomalia che si fa beffe del personaggio e, soprattutto, del sistema che rappresenta, estraniandolo dalla sua protetta gabbia di broadcasting e di enorme riconoscimento pubblico. Trasferire un'immagine ripetuta migliaia di volte nelle case di milioni di persone, scalandone le dimensioni a dismisura, significa riappropriarsi della stessa memoria collettiva che quel personaggio popola, duplicandola senza autorizzazione, e rendendola per quello che è nelle nostre menti, ossia una serie di tratti riconoscibili, la cui persona tende ad essere dimenticata quanto più tempo passa dalla sua ultima apparizione nelle nostre retine. |