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01.10.03
'Leet-Speak', le regole del testo hacker.
Le convenzioni linguistiche dell'underground sono sempre state irriverenti nei confronti delle stringenti regole del linguaggio parlato e scritto, cieco e sordo alle sue possibili manipolazioni e mutazioni, con conseguenti creazioni di nuovi significati. Definito come 'leet-speak', il linguaggio attribuito alla scena hacker consiste nel convertire quante più possibili lettere in simboli e numeri creando delle parole riconoscibili nella forma ma diversamente scritte. La traduzione in queste forme grafiche è ormai cosa da poco, come dimostrano il freeware per Mac OSX Hacker Translator 1.15, lo script CGI Leet-Speak Translator e lo staff di Google, che non ha saputo trattenersi di fronte alla tentazione d'implementare una versione fruibile in leet-speak. Uscito dall'underground e codificato in maniera sufficientemente precisa, quest'insieme di convenzioni semantiche, ha quindi raggiunto uno status riconosciuto, pur conservando le sue caratteristiche dissacratorie e giocose che l'hanno accompagnato fin dalla nascita.