21.11.01 Legge sull'editoria 'ottima' per il governo.
Nonostante le 54.000 firme raccolte da Punto Informatico e i 3.300 siti internet di supporto alla richiesta di abrogazione della deleteria legge sull'editoria, il nuovo governo non solo ha detto di sostenerla, ma anche di farne un 'perno della propria politica'. Nella commissione Cultura della Camera il sottosegretario Paolo Bonaiuti ha difeso la normativa senza ritegno, adducendo i soliti vacui "ampi sostegni che il Governo vuole dare a chi non premiato dal mercato." Dalla tragedia di aiuti che nei fatti premieranno solo i padroni del mercato si passa alla farsa di sostenere che le norme della legge 62/2001 "salvaguardano l'informazione e la libera circolazione delle idee e della cultura". Giuristi, l'associazione degli Internet Provider italiani, tecnici e migliaia di utenti non sono bastati a scardinare uno dei peggiori scempi che la libertà d'espressione abbia subito nel nostro paese, in cui le autorità sperpereranno 8,5 miliardi l'anno per 'riqualificare' giornalisti dei grandi gruppi e mettere sotto minaccia chi vuol dire la sua da un qualsiasi sito senza iscriversi alla corporazione dei giornalisti stessi. Bonaiuti addirittura vorrebbe rendere "ancora più concreta ed efficace la norma" e forse è arrivato il momento di studiare delle vie legali efficaci che contrastino quest'azione scellerata.