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Lemur, Jazzmutant, multitouch
21.10.04
Lemur, lo schermo musicale programmabile.
L'interfaccia degli strumenti musicali elettronici è sempre stata un problema di linguaggio, che abilitasse il dialogo musicale uomo-macchina in modo da rendere soddisfacente l'interazione e i risultati prodotti. I problemi concettuali che di volta in volta si sono presentati hanno portato a diverse tendenze, come quella di riprodurre graficamente nel software musicale le manopole, gli switch e i cursori dell'hardware, oppure, all'opposto quella di astrarre i dispositivi in geometrie rappresentative (come nei sequencer). Lemur della Jazzmutant implementa una tecnologia definita 'multitouch', che consente l'utilizzo di più dita contemporaneamente per interagire con diversi elementi in tempo reale attraverso uno schermo LCD sensibile. Il dispositivo si collega all'esterno via Ethernet e utilizza l'OpenSoundControl in luogo del MIDI. La sua programmabilità multipiattaforma (Windows, Mac OSX, Linux) con un adeguata libreria di base, permette d'inventare strumenti inediti o di controllarne in maniera assolutamente personale quelli esistenti, creando un'infrastruttura duttile, ma ben radicata nell'hardware. Le dita, da sempre indispensabili sia negli strumenti tradizionali che in quelli elettronici, tornano ad essere al centro della composizione/esecuzione, sia pur agendo su uno spazio fisico sempre uguale, che s'illumina di metafore e significati diversi. Il mouse, in questo caso, viene quindi debellato per mantenere una delle promesse più antiche e meno mantenute dei dispositivi eletronici, ossia quella di un'interazione immediata ed intuitiva, oltre che completamente codificabile, ossia reinventabile.