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14.10.03
League of Electronic Music Urban Robots.
Il desiderio di un partner musicale antropomorfo è intimo di molti musicisti elettronici, che prefigurano un'interazione parzialmente controllata con una macchina capace di far parte del proprio progetto sonoro. Questo potrebbe essere uno dei desideri della League of Electronic Music Urban Robots, un collettivo di artisti e tecnici votati allo sviluppo di strumenti musicali robotici. Fondato nel 2000 da Eric Singer, il gruppo ha assemblato diverse macchine controllabili via MIDI, fra cui il GuitarBot, formato da quattro slide guitar molto versatili, il TibetBot con tre 'Tibetan singing bowls' percosse da sei mini bracci robotici, il ForestBot, un'insieme di 10 bracci e 25 sonagli, e l'!rbot, una sorta di conchiglia in pelle che contiene una schiera di sonagli all'interno e suona aprendosi e chiudendosi. Dal sito è possibile fruire di registrazioni audio e video dimostrative che mostrano gli automi in azione, in assolo o in coppia con altri performer. Il movimento dei servomeccanismi che contraddistingue queste creazioni mette in scena le volontà del programmatore e l'interazione che i micromovimenti generati hanno con la partitura. Un'automazione sempre riconfigurabile e ampliabile a possibilità inedite ai musicisti in carne ed ossa.