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31.05.02 L'omografo di Microsoft.com registrato da due studenti israeliani.
Partendo dalla considerazione che solo il 40 per cento degli utenti della rete sono inglesi madrelingua, stando ad una valutazione effettuata lo scorso marzo dalla Global Reach, si stanno sempre più valutando i domini espressi in caratteri non ASCII, secondo le direttive del Internationalized Domain Name Working Group dell'Internet Engineering Task Force (IETF). In aprile VeriSign l'azienda che ha regitrato il maggior numero di domini, affermava di aver registrato circa un milione di nomi internazionali. Le possibilità di queste pratiche sono decisamente diverse, soprattutto grazie ad un concetto come quello dell'omografia. Si tratta di due termini apparentemente uguali, ma in realtà composti da caratteri diversi. Un potente esempio di omografia è stato dimostrato da Evgeniy Gabrilovich (nella foto) e Alex Gontmakher, due studenti del Technion-Israel Institute of Technology di Haifa (Israele), che hanno registrato un omografo di 'microsoft.com', semplicemente usando la 'c' e la 'o' dei caratteri cirillici. Il falso 'microsoft.com' sembra ad una prima occhiata identico a quello della multinazionale, amche se non lo è. Le procedure eseguite sono spiegate in 'The Homograph Attack', documento scritto dai due e pubblicato nelle 'Communications of the ACM' nello scorso febbraio.