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.hacktivism 02.07.02 'The Art of Deception' il primo romanzo di Kevin Mitnick. Kevin Mitnick, che ancora non può usare internet in ogni sua forma, neppure ora che è in libertà condizionata, sta ultimando un racconto che tratta i temi dell'hacking. Il testo intitolato The Art of Deception, descrive più di una decina di scenari diversi in cui ragazzi sufficientemente svegli riescono a far divulgare password, chiavi di crittazione e dettagli sulla sicureza agli amministratori di rete. Nulla però è autobiografico, e l'autore ha curato certosinamente la creazione di nomi inventati per i cracker descritti, le loro vittime e le aziende coinvolte. Il trentottenne, che sarà libero a gennaio del 2003, ha ribadito che anche le tecniche descritte nel testo sono di dominio pubblico, e che se s'è un messaggio, quello è rivolto ai professionisti della sicurezza informatica, per aiutarli a migliorare il loro lavoro, allargando gli orizzonti dei possibili scenari d'attacco. A chi banalmente fa notare che le stesse tecniche potrebbero indurre i meno scrupolosi ad usarle per fini disonesti, Mitnick ha sottolineato, se ce ne fosse ancora bisogno, che i dati non hanno un colore predefinito e che sta noi decidere se utilizzare le informazioni per scopi benefici o malefici. Stando a chi ha letto le ultime stesure, i contenuti non sono così raffinati, ma anzi ampiamente aquisiti per i professionisti del settore. Con un immagine molto diversa dal ragazzo grassottello arrestato dall'FBI negli anni novanta, Mitnick ora è dimagrito e appare in pubblico con un look sobrio, ma molto curato. Il libro è stato scritto insieme al giornalista William Simon e tiene conto del divieto fatto a suo tempo di poter guadagnare del denaro attraverso la pubblicazione delle sue vicende. Fortunamente il giudice gli ha concesso di poter utilizzare un computer per scrivere il romanzo a patto che non fosse collegato in rete. Mitinick non può formalmente utilizzare hardware e software, e per ogni spostamento deve chiedere una specifica autorizzazione; ora si quadagna da vivere scrivendo articoli e dice che non ripeterà gli errori del passato, ma non certo perchè la prigione gli abbia insegnato qualcosa. |