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17.09.02 Musica Atomica.
La ricerca scientifica ha un volto diverso da quando sperimentazioni e teorie possono essere condivise, attraverso una pubblicazione informale che venga fruita e giudicata da una comunità allargata, molto più ampia dei ristretti circoli accademici. In questo modo anche le prospettive più ardite e visionarie possono essere fruite da altri addetti ai lavori e appassionati. È proprio questo il caso del lavoro "Composing for an Ensemble of Atoms: The Metamorphosis of Scientific Experiment into Music", una pubblicazione redatta dall'americano Bob L. Sturm che fa suo l'assunto della meccanica dei quanti secondo cui una particella può essere considerata sia come una particella, appunto, sia come una forma d'onda. L'interazione con la produzione sonora rende ipotizzabile, quindi, la composizione musicale attraverso un'opportuno direzionamento degli atomi. Il suono, infatti, potrebbe essere generato anche come sistema di particelle che modificandosi producono le diverse tonalità. La tecnica di composizione ipotizzata potrebbe far comprendere l'universo musicale attraverso una prospettiva completamente diversa. Per ora il fisico ha compilato una simulazione in linguaggio C++ con limiti molto stretti, ottenendo dei risultati credibili, illustrati in un file .pdf scaricabile dal suo sito. L'autore sostiene che è solo una questione di tempo, prima che un accelleratore di particelle possa venire usato come uno strumento musicale espressivo, e il fisico delle particelle che lo guidi assuma così il ruolo di compositore-scienziato.