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15.01.02 Musica online, fibrillazioni dell'industria.
Molti sono i sommovimenti d'inizio 2002 nell'industria discografica relativamente alle sue mire sul mercato online. I Virgin Megastore francesi, ad esempio hanno stretto una partnership con l'inglese Tornado Group, per vendere file mp3 online, e lo stesso stanno per fare la catena inglese HMV e quella danese Fredgaard. Si prevede un lancio più o meno contemporaneo in primavera. Listen.com, (nell'immagine) invece, ha appena incassato la sua terza licenza di distribuzione non esclusiva con la Sony, dopo quelle di BMG ed EMI, mentre continua a trattare con le restanti due major: Warner e Universal. I brani saranno gli stessi dei servizi lanciati a fine 2001 dai due cartelli, e cioè Pressplay e Musicnet. Lo stesso responsabile per le nuove tecnologie della Sony, Fred Ehrlich, ha dichiarato che per la sua azienda "è una priorità rendere disponibile per i fan la propria musica in quanti più rivenditori online autorizzati sia possibile." Napster infine, ha annunciato che entro tre mesi uscirà dalla fase di beta (vedi Nuovo Napster, l'anteprima) e lancerà il suo servizio a pagamento, che potrà disporre dei file di tutt'e cinque le major, che da sole controllano l'ottanta per cento di tutta la musica registrata. Nel frattempo la Jupiter Media Metrix ha ridotto le sue previsioni sulla sviluppo del mercato della musica in rete del 11,3 per cento, per cui le attuali previsioni per il 2006 parlano ora di un mercato web-based di 5,5 miliardi di dollari di cui un milardo dai soli abbonamenti per ricevere file online, mentre i restanti deriveranno dalle vendite di cd fisici attraverso i portali di ecommerce.