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.hacktivism 08.09.05 Naked bandit/here, not here/white sovereign. La 'guerra del terrore' (war of terror) ha implementato, fra le altre sciagure, nuovi principi di sovranità territoriale possibili grazie dell'estensione spaziale delle comunicazioni globali. Il detenere 'nemici fuorilegge' con la negazione totale di possibilità d'azione indipendenti diventa così una prerogativa di alcuni stati che esercitano un debordante potere assoluto in zone di risulta del diritto internazionale, stravolgendo i connotati legali dei soggetti perseguiti. Su questi principi è stato sviluppato Naked bandit/here, not here/white sovereign dei Knowbotic Research, un'installazione che permette al visitatore di intervenire in questo processo tramite una semplice interfaccia, confrontandosi con i diritti umani e di cittadinanza spesso impediti alle persone ai margini della società. La 'sovranità bianca' è rappresentata da un minuscolo dirigibile robot autonomo che punta a fluttuanti palloni neri oblunghi e ai visitatori, come suo target. I processi di dipendenza territoriale vengono implementati in un software che gira nella shell unix attraverso un processo genitore che controlla un processo figlio. Quest'ultimo deve riportare continuamente la sua presenza (here) e non può formalmente mai prendere iniziative nè evadere (not here). L'evidente paradosso di questa dipendenza all'interno di un 'limbo' extraterritoriale e i meccanismi formali di un potere che è indefinitamente capace di escludere un soggetto dalle garanzie della società a cui appartiene includendolo in uno status astratto e soffocante vengono scardinati attraverso alcune eccezzioni contenute nel software. Le modifiche autogeneratisi nei processi descrivono uno schema astratto, ma capace di illuminare attraverso la violata gerarchia del software prospettive alternative alla succube sottomissione. |