neural.it new media art, e-music, hacktivism
neural magazine
suoni futuri digitali
 
 
 > News archive  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  
.hacktivism
Netsukuku, AlpT, Freaknet
12.10.05
Netsukuku, reti liberate.
Cosa potrebbe mettere fuori uso Internet in men che non si dica? Non solo un colossale black out o un sabotaggio contemporaneo dei nodi fondamentali delle dorsali principali, ma anche una decisione unilaterale di aziende e istituzioni che detengono le redini della grande rete di chiudere o disattivare i loro servizi. Con questo concreto scenario in mente, AlpT, uno dei membri dell'effervescente collettivo del Freaknet medialab di Catania supportato dai suoi colleghi ha programmato un ambizioso software che minaccia di creare reti spontanee che si collegano fra loro senza alcuna necessità tecnica nè possibile controllo delle loro attività. Netsukuku, infatti è un protocollo di rete peer-to-peer (ossia punto-punto), che risolve il routing dei pacchetti attraverso un protocollo di rete chiamato Npv7_HT. Con questo protocollo ogni pc collegato diventa un router e l'intera rete è strutturata come un frattale. Inoltre i singoli indirizzi IP sono sempre dinamici e scelti a caso, in modo che essi non siano mai associabili direttamente con un utente particolare o con una zona territoriale. La rete quindi è totalmente distribuita ed esiste solo perchè qualcuno le inizia da qualche parte e altri vi si connettono fisicamente. In questo modo il controllo è pressocchè impossibile e l'unica maniera di fermare lo scambio dei dati è di distruggere fisicamente ogni nodo. Questa struttura anarchica risulta liberatoria per l'essenza stessa della rete e se adottata su scala sufficiente, e portata sulle principali piattaforme potrebbe concretamente realizzare quelle zone temporaneamente autonome teorizzate una decade fa da Hakim Bey.