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Newsbreakers
04.10.05
Newsbreakers, gli incursori delle dirette televisive in esterni.
La pretesa di 'verità' del medium televisivo è una dei dogmi più difficili da scardinare dopo cinquant'anni di bombardamento delle retine. Fra le poche possibilità d'intervento che forzi la certosina programmazione minuto per minuto ci sono le riprese in diretta in esterni, che se tanto affascinano per la sensazione di 'essere lì', sono esposte a ciò che accade in un ambiente infinitamente meno protetto dello studio televisivo. I Newsbreakers un gruppo di attivisti newyorchesi che ampliando le performance in stile Yesmen alle a questo tipo di dirette, organizzano dei mirati interventi su canali televisivi minori, ma non per questo meno professionali. In Italia il riferimento a Gabriele Paolini che ha disturbato gli inviati della RAI infinite volte (tanto da ottenere un record certificato del Guinness dei Primati) è inevitabile, ma le sue pratiche invasive sono portate avanti esclusivamente per la sua personale battaglia per la diffusione dell'uso dei preservativi. Rispetto alla perseveranza univoca di Paolini, a cui il telespettatore si assuef´a; con l'andare del tempo, qui gli schemi e le tipologie d'intervento, per non parlare dei personaggi creati, variano enfatizzando il fattore sorpresa. Lo spazio pubblico 'mediato' dalla regia riacquista la sua caratteristica di 'apertura' e quindi anche di insicurezza e imprevedibilità. é la perfezione dei tempi e dei modi televisivi che viene incrinata, la vetrina scintillante fatta di studi di luci, trucco e sfondi si sfalda. Anche il ritmo dato dai tempi rapidi di montaggio che fanno trattenere il fiato, esce dal sincrono di botto e si viene sbalzati in una nuova e grezza comunicazione che risveglia il torpore informativo che ci ha pervaso fino a quel momento. é questo l'inesorabile peso che le redazioni di volta in volta si affannano a scaricare, cercando di tagliare immediatamente le sequenze e normalizzando in fretta queste salutari deviazioni dal copione prestabilito.