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NODELondon, Networked, Open, Distributed, Events
13.03.06
NODELondon, Networked, Open, Distributed, Events.
La Media art, in tutte le sue declinazioni, è da sempre considerata un soggetto ostico sul quale allestire mostre. Da un lato i problemi di tassonomia (cos'è la media art?) dall'altro la sua natura effimera, digitale e interattiva, hanno reso inadatto ogni approccio curatoriale tradizionale. Tanto la tematizzazione, quanto la cronologia risultano infatti prospettive limitate di fronte a un orizzonte così variegato. NODE.London [Networked, Open, Distributed, Events. London] è il primo media arts festival che tenta di superare questi limiti attraverso uno spirito curatoriale originale. Non esiste un tema onnicomprensivo, così come non è data una limitazione temporale. L'obiettivo è quello di costruire le infrastrutture per aumentare la visibilità della media art a Londra, attraverso una serie di iniziative interconnesse il cui culmine è nel mese di marzo. Marzo infatti prevede un fitto calendario di eventi diffusi su tutto il territorio urbano, la cui natura spazia tra performance, mostre, installazione e conferenze. Altrettanto vari sono i soggetti, dai computer generated art films agli ambienti sonori, dalla online art al dorkbot. Dato un simile contesto, laddove gli eventi sono interconnessi e le informazioni open source, la parola chiave per l'interpretazione del festival non può essere altro che 'network': la città diviene metafora urbana di internet e ogni iniziativa è un nodo di rete. Tornando alle questioni di tassonomia, l'idea degli organizzatori è lungimirante, perché 'network' è l'unico termine indiscusso nella definizione di media art. Ma, come sempre accade sulla rete, la vertigine del linking infinito è uno dei rischi cui si va incontro.
Valentina Culatti