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31.03.04
Paint Cam, dipingere con il tempo.
Uno degli aspetti interessanti della sperimentazione con molteplici media è la possibilità di giocare con i linguaggi (iconici o comunque rappresentativi) per trarne interessanti ibridi, che riescono a mettere, seppur momentaneamente, in crisi le acquisite abitudini d'uso. In tal senso va la, pur estemporanea, idea di Paint Cam, che nasconde un significato più profondo del semplice utilizzo di immagini da webcam sparse per la terra come materiale grezzo per un 'pennello' da programma di 'paint' con cui 'disegnare', ossia rivelare a poco a poco, le immagini stesse. Non si tratta infatti di aggiungere qualcosa alle due dimensioni grafiche consentite dallo schermo, ma di indurre la fluttuazione continua dell'immagine di partenza che cambia continuamente, grazie all'aggiornamento temporale. La composizione delle varie immagini, quindi, descrive un ulteriore spaccato temporale, unico e irripetibile, accostando momenti diversi attraverso brandelli di luoghi diversi, mutati ad ogni 'ritocco'. Quest'interpretazione dell'interfaccia, che aggiunge un'incontrollabile componente della quarta dimensione, riflette pure la condizione dei sistemi informatici in perenne mutazione e adattamento, contrariamente alla fissità delle convenzioni d'uso che gli vengono normalmente associate.