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09.12.03
Personal Orchestra, l'orchestra in sequencing.
Uno dei sogni personali della gente comune, come dimostrava uno dei primi giochi interattivi presenti al Sony Center di Berlino, è quello di poter controllare un'orchestra in maniera personale. Derivata da un delirio di onnipotenza post concerto di capodanno o da una sovrastima della potenza di calcolo informatica, quest'ambizione sconfina dagli ambiti dell'amatore e va a solleticare le fantasie dell'artista sonoro con una schiera di musicisti professionisti a sua disposizione. Personal Orchestra è un software che mira a supplire tutto ciò, con un prezzo non proprio economico (250 dollari) promette una curva d'apprendimento semplicissima e prestazioni eccellenti. Pur valida, ad ogni buon conto, come simulazione, manca però di menzionare alcuni elementi fondamentali che prescindono dalle promesse di bontà dei campionamenti e di solidità del sequencing, ossia quella non ripetibilità dell'esecuzione e del coordinamento fra diversi musicisti che caratterizza questo tipo di lavoratori culturali. D'altra parte un prodotto come questo entra a buon diritto nella scia delle sofisticate rappresentazioni algoritmiche di fenomeni artistici complessi, commercializzate come panacee ai nostri limiti intrinseci e capaci di scatenare le mire di troppi imprenditori del risparmio di energie umane.