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.art 27.03.02 Variable Media Network, preservare l'arte dei nuovi media. Il Solomon R. Guggenheim Museum e la Daniel Langlois Foundation for Art, Science, and Technology hanno firmato un'accordo di parternariato per il 2002 al fine di sviluppare il Variable Media Network, un consorzio di istituzioni culturali dedicato alla creazione e condivisione di metodi per la preservazione dell'arte dei nuovi media. Due i direttori del progetto Alain Depocas, capo del Langlois' Centre for Research and Documentation, e Jon Ippolito, (nella foto) Associate Curator of Media Arts al Guggenheim. Il concetto di Variable Media, infatti è stato sviluppato da quest'ultimo, per preservare le opere acquistati nel tempo da documentazione inadeguata e obsolescenza tecnica. Il programma vuole che siano gli stessi artisti ad immaginare modalità di aggiramento dell'oblio tecnico che contraddistingue le forme d'arte tecnologiche, cercando di descrivere le loro opere in una forma indipendente dal mezzo utilizzato, in modo che possano essere tradotte nei nuovi mezzi disponibili quando gli attuali saranno considerati troppo vecchi. Il progetto prevede anche la formazione di un responsabile per questo tipo di problematiche, che è Caitlin Jones, già assunta al Guggenheim per cominciare a studiare casi concreti. Un altro importante obiettivo consiste nell'apertura verso altre istituzioni interessate coinvolgendo più artisti e sviluppando, secondo i principi dell'open source, un database delle singole esperienze e di come gli artisti stessi vorrebbero che i loro lavori possano variare nel tempo, creando così standard aperti pronti per essere condivisi dalle diverse istituzioni. Nel corso dell'anno sarà lanciato il sito Variablemedia.net, con gli sviluppi e gli aggiornamenti del progetto. |