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Ê .art

02.07.03 Radical Software, digitalizzata la prima rivista di arte elettronica.
Fra gli innumerevoli stimoli culturali profusi fra la fine degli anni sessanta e tutti gli anni settanta, diversi ce ne sono stati a dare prospettive visionarie dai media e di un arte ad essi legata. La prima rivista stampata a cercare di coniugare questi temi e medium cartaceo è stata Radical Software che, seppure per pochi numeri (undici in tutto fra il 1970 e il 1974), ha gettato nuova luce su scenari ancora al di là dall'essere semplicemente presi in considerazione. Nei primi fulgidi bagliori della videoarte e nel già contrastato rapporto con la televisione cominciano le analisi e le opere segnalate su quelle pagine, che indagano pure i primi paradossi resi evidenti dall'informatica non ancora personale. Tutti i numeri di Radical Software sono stati digitalizzati in formato .pdf (pagina per pagina) e resi disponibili su sito dedicato, con tanto di motore di ricerca e database. Il processo è stato coordinato da Ira Schneider (fra i fondatori della rivista) e Davidson Gigliotti, che l'avevano presentato a Transmediale nel 2002. Un processo importantissimo che andrebbe incoraggiato ed esteso, ossia la conservazione di importanti documenti storici dell'arte mediatica, spesso sottovalutati nella rincorsa del 'nuovo'.